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Schermo LED Al Posto Di Un CCFL ? Si Può!

Schermo LED Al Posto Di Un CCFL ? Si Può!

L’adozione dei LED è preferita per due ragioni: consumano meno e durano di più delle lampade CCFL a neon (Cold Cathode Fluorescent Lamp); possono essere smaltiti più facilmente delle CCFL e senza rilasciare sostanze tossiche altamente pericolose come il mercurio. Infatti i tubicini al neon montati nei tradizionali pannelli LCD, come del resto i normali tubi neon usati per l’illuminazione e le lampadine a risparmio energetico, contengono mercurio, seppure in minima quantità, localizzato in prossimità degli elettrodi interni.

Gli schermi LCD con retroilluminazione a LED non richiedono più il tradizionale inverter AC/DC che serve invece a pilotare le lampade, rendendo così il notebook più semplice e snello; il pilotaggio dei LED avviene mediante un DC/DC converter di piccola potenza integrato nell’elettronica di controllo della matrice LCD, facilmente riconoscibile per la presenza di una o più induttanze su nucleo in ferrite.

L’applicazione delle più recenti normative ha incentivato la produzione di notebook con schermo LED e parallelamente disincentivato la produzione e l’immissione sul mercato di pannelli LCD tradizionali dotati di retroilluminazione a CCFL, quindi per molti PC portatili ormai non si trova più il pannello LCD di ricambio, né originale, né di concorrenza.

Ma come fare in questo caso? Fortunatamente non c’è da buttare via il notebook, perché alcuni costruttori di spare parts di concorrenza realizzano schermi LCD dotati di retroilluminazione a LED che vengono resi compatibili con le connessioni dei notebook che montano pannelli tradizionali, grazie alla fornitura di una particolare scheda elettronica grande poco meno di un tradizionale inverter AC/DC.

Questa scheda (fornita per esempio dallo Shop Ricambi Notebook) in realtà non contiene alcuna elettronica ma una serie di connettori adatti ad ospitare quelli dei cavetti di alimentazione DC degli inverter della gran parte dei notebook; da essa parte un flat-cable che si raccorda con quello che va al pannello e che è fatto ad Y. L’altra estremità di questo flat ha un connettore femmina nel quale si introduce il flat dati originale del notebook, ossia quello che andrebbe al pannello originale.

L’insieme adatta le connessioni del PC previste per lo schermo originale a quello a LED; in particolare, il cavo grande trasporta i dati e l’alimentazione della logica, mentre quello proveniente dalla scheda adattatrice preleva dal cavetto dell’inverter originale l’alimentazione (+ e GND) oltre al segnale di clock e a quello di accensione dell’inverter, che vengono inviati al DC/DC posto sull’elettronica del pannello a LED. Qui, l’alimentazione permette di ricavare la componente continua che alimenta i LED, mentre i segnali di controllo e il clock consentono di accendere la retroilluminazione, ovvero di spegnerla quando il chipset comanda lo standby o la riduzione dell’illuminazione quando il notebook funziona a batteria e rimane inutilizzato per un po’.

Questo tipo di modifica va bene per la gran parte dei notebook, tuttavia in alcuni casi può non funzionare, sebbene i costruttori la dichiarino universale. In particolare, la retroilluminazione può non accendersi, perché il DC/DC converter presenta un assorbimento di corrente superiore a quello dell’inverter DC/AC originale.

I notebook con cui l’adattatore è compatibile sono: Dell Inspiron 1545, Toshiba A130, A135,L500, Acer 5552,5332, Lenovo G555, tutti i Sony VAIO, HP 621, G60, DV6, CQ61, Emachine 440, ASUS k25c, HP CQ60, ACER 5735, 5734.